'Parole che curano', in biblioteca l'atto finale del progetto con gli ospiti del centro diurno 'Nuvole e colori'

In un libro sono stati raccolti ricordi ed emozioni del passato
Data:

21/11/2024

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  • Comunicato stampa
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Descrizione

Emozioni, ricordi e condivisione. Nella mattina di giovedì 21 novembre alla biblioteca 'G. Calandra' si è infatti tenuto l'appuntamento conclusivo del progetto 'Parole che curano', dedicato agli ospiti del centro diurno 'Nuvole  e colori' e svoltosi tra novembre 2023 e maggio 2024 per un totale di sei incontri. Dieci i partecipanti coinvolti in quest'attività, realizzata da un'operatrice in servizio presso la biblioteca comunale e svolta in collaborazione anche con la Società della Salute Valli Etrusche.

Proprio per celebrare la conclusione di questo percorso è stato realizzato un libro all'interno del quale sono state raccolte anche sotto forma di poesie ed elaborati le esperienze vissute sia dall'operatrice che dagli ospiti del centro. L'obiettivo di Parole che curano era infatti quello di sollecitare emotivamente i partecipanti, aiutandoli a trovare un canale comunicativo che permettesse loro di far accedere l'altro al proprio mondo interiore. Facendoli così sentire ascoltati, riconosciuti e accolti. Emozioni e ricordi raccolti dunque in questo elaborato che è stato consegnato a tutti coloro che sono intervenuti.

I protagonisti indiscussi della mattinata sono stati gli ospiti del centro diurno: Sonia, Nicla, Paolo, Tina, Gloria, Luciana e Maria, accompagnati e sostenuti dalle operatrici e dalla responsabile del centro. Assenti Neda e Carmen, a cui è stato rivolto un affettuoso saluto, che pur non potendo essere presenti hanno partecipato al progetto in maniera propositiva. 

"E' stato molto bello ed emozionante partecipare all'atto finale di questo progetto e sfogliare questo libro che racchiude tante emozioni degli ospiti del centro diurno - ha spiegato la vicesindaco Tamara Mengozzi -. In questo elaborato abbiamo percepito sentimenti del passato che rivivono in queste pagine con grande emotività. Progetti come questo, che ci auguriamo di riproporre quanto prima, ci permettono di ricordare anche che la biblioteca, oltre ad essere un luogo di cultura, è anche un luogo sociale dove si costruiscono e sviluppano relazioni. Un esempio, inoltre, di integrazione e sinergia tra servizi e istituzioni diverse che hanno come obiettivo comune il benessere delle persone".

Durante la mattinata sono intervenuti anche la dottoressa Laura Brizzi, direttrice dell'SDS Valli Etrusche, che ha voluto portare i propri saluti collegandosi in videochiamata. Presenti anche il medico delle attività sanitarie di comunità, il medico geriatra e le assistenti sociali dell'Uvm territoriale e la coordinatrice di area della cooperativa Cuore Liburnia Sociale, che hanno portato la loro esperienza professionale quotidiana al servizio di questa fascia d'utenza. 

A cura di

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Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 21/11/2024 13:55

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