l consiglio comunale, in Italia, è l'assemblea pubblica, rappresentativa di ogni Comune posto in una regione a statuto ordinario, ente locale previsto dall'art. 114[1] della Costituzione della Repubblica Italiana.
Organizzazione
Presidente del Consiglio Comunale, ha autonomi poteri di direzione dei lavori e delle attività del Consiglio, nonché di convocazione del medesimo. È eletto alla prima seduta del Consiglio.
Commissioni consiliari, hanno funzioni consultive, o di controllo, di indagine o conoscitive.
Gruppi Consiliari, composti da consiglieri di uno stesso orientamento politico.
Conferenza dei capigruppo, costituita dai rappresentanti dei vari gruppi consiliari, è presieduta dal Presidente del Consiglio. Ha lo scopo di coordinare e programmare i lavori del Consiglio.
Funzioni
Il Consiglio comunale è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune.
Le materie di competenza del Consiglio sono definite dalla legge. Tra le principali vi sonoː lo statuto dell'ente, il bilancio, il conto consuntivo, il piano urbanistico comunale, il piano delle opere pubbliche e le convenzioni tra gli enti locali.
Al Consiglio comunale, il Sindaco, sentita la Giunta, presenta il "Documento programmatico di legislatura" che ha sostituito il ben più generico documento contenente gli indirizzi generali di governo. L'art. 46 comma 3 che ha modificato l'art. 16 della legge n. 81/1993. In questa fase il Consiglio prende atto del programma che intende realizzare il Sindaco. Con l'introduzione di questa norma contenuta nel testo unico D.Lgs. n° 267/2000[2], il legislatore non chiama più il Consiglio ad approvare il programma sindacale.
I consigli dei comuni con più di 15 000 abitanti sono presieduti da un presidente eletto tra i consiglieri alla prima seduta. Nei comuni con meno di 15 000 abitanti il consiglio comunale è presieduto dal Sindaco, salvo diversa previsione dello Statuto che può istituire comunque la figura del Presidente.
Le sedute possono essere ordinarie, cioè quelle nelle quali sono iscritte le proposte di deliberazioni relative all'approvazione delle linee programmatiche di governo, del bilancio di previsione annuale e pluriennale e del rendiconto di gestione. Le altre sono considerate straordinarie. Possono essere pubbliche, oppure segrete, cioè senza pubblico, quando gli argomenti trattati possono ledere la riservatezza delle persone. Il voto dei consiglieri comunali di regola è palese. È segreto nel caso in cui coinvolga persone.