Descrizione
Coinvolgimento attivo dei Comuni nell’individuazione delle aree idonee alla realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile e difesa del territorio agricolo e rurale, a forte vocazione turistica, tramite la reazione alle indiscriminate richieste di nuovi impianti.
Sono alcuni dei punti evidenziati nella lettera che oggi, lunedì 12 agosto, i sindaci della Val di Cornia Francesco Ferrari (Piombino), Alberta Ticciati (Campiglia Marittima), Paolo Riccucci (San Vincenzo), Jessica Pasquini (Suvereto) e Alessandro Guarguaglini (Sassetta) hanno inviato alla Regione Toscana, esprimendo una forte preoccupazione per lo scenario che si prospetta.
La nota, trasmessa nello specifico al presidente Eugenio Giani, agli assessori Stefania Saccardi, Monica Monni e Leonardo Marras, al presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e al presidente della Seconda commissione Gianni Anselmi, arriva a seguito degli ordini del giorno condivisi sul tema che i vari consigli comunali hanno approvato e fa riferimento anche alla recente decisione in merito della giunta regionale.
“Il quadro normativo nazionale che agevola la transizione energetica - hanno scritto i sindaci - minaccia il territorio rurale e il paesaggio toscano e della Val di Cornia, permettendo la realizzazione di impianti industriali in area agricola, superando la pianificazione urbanistica comunale. Questo contesto - spiegano - ha aperto la strada alla presentazione di grandi progetti disseminati in modo indiscriminato su un territorio vocato ad agricoltura e turismo”.
I sindaci, che hanno evidenziato piena disponibilità per un primo incontro nell’ottica di analizzare tutte queste dinamiche, alla Regione oltre al fatto di tener conto delle difficoltà che vive attualmente la nostra agricoltura chiedono anche una moratoria per il lasso di tempo necessario all’individuazione delle aree per i progetti già presentati.